Documento conclusivo Conferenza Regionale di Organizzazione
AUSER REGIONALE PIEMONTE 31 OTTOBRE 2019
La Conferenza di Organizzazione Regionale dell’Auser del Piemonte svoltasi in data odierna, approva la relazione del Presidente Gianni Pibiri, condivide il dibattito sviluppatosi, fa proprio il contributo portato ai lavori da:
Pier Massimo Pozzi Segretario Generale delle CGIL del Piemontee
e assume le conclusioni del Presidente Nazionale Enzo Costa.
Il Decreto Legislativo 117 del Luglio 2017, meglio conosciuto come “la riforma del Terzo Settore” ci impone un cambiamento culturale oltre che nel modo di portare avanti le molteplici attività a cui l’Auser è chiamata quotidianamente.
L’Auser, in fase di stesura della Legge e attraverso il Forum Nazionale del Terzo Settore ha più volte denunciato il fenomeno che si nasconde dietro la sigla Volontario e Onlus, ovvero ingenti risorse derivanti dal 5X1000 e da defiscalizzazioni che vanno a sostenere Associazioni che nulla hanno a che fare con il volontariato, l’assistenza ai soggetti deboli della società, risorse che vengono sottratte al vero associazionismo e che vengono dirottate a favore di ricchi ed esclusivi circoli del tennis, del golf canottaggio e false cooperative sociali.
L’Auser ha preteso chiarezza e pulizia all’interno del settore, la legge attraverso il Codice del Terzo Settore stabilisce regole a valere per tutti, per le ODV e per le APS.
Regole vincolanti che dovranno essere rispettate pena pesanti sanzioni sino ad arrivare alla cancellazione dal Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.
L’Auser del Piemonte condivide l’impostazione della Legge e le sue regole, da sempre abbiamo esercitato le attività di Volontariato e di Promozione Sociale nel rispetto dei dettami legislativi e a maggior ragione oggi, dobbiamo essere conseguenti adeguando i nostri comportamenti alle novità già introdotte dal DL 117 e quanto verrà disposto dai futuri nuovi decreti applicativi.
L’Auser del Piemonte è una grande Associazione presente su tutto territorio Regionale, ben radicata e riconosciuta forte di circa 100 sedi, con oltre 19.000 soci;possiamo contare su oltre 3400 volontari e volontarie tra senior e giovani, assistiamo oltre 12.000 persone con oltre 124.000 interventi impiegando oltre 300.000 ore di volontariato e percorrendo ogni anno circa 2.500.000 km (la circonferenza della terra è poco più di 40mila km dunque 54 volte il giro completo) adoperando sia le auto dell’Associazione (mai sufficienti) sia le auto personali dei volontari.
Dai numeri si evince che siamo un’Associazione importante, ma riteniamo che ci siano molti margini di crescita e di miglioramento, nel modo di organizzare e rendicontare le attività delle ALA e dei Centri Regolatori, puntando sulla trasparenza di ogni nostra azione.
- Va completata la modifica e l’assunzione di tutti gli statuti ai vari livelli con la loro registrazione presso le autorità competenti garantendo una omogeneità degli stessi sull’intero territorio regionale
- L’Applicativo unico nazionale deve diventare lo strumento con il quale l’Auser tutta assume la trasparenza come condizione per stare all’interno della rete, un corretto uso di questo strumento informatico consentirà di poter condividere i darti tra tutti e soprattutto semplificare molte delle attività a supporto dei servizi.
- La struttura Regionale è disponibile a proseguire l’attività formativa sull’Applicativo cosi come sarà essenziale che le strutture territoriali siano di aiuto e di supplenza alle ALA affinchè, nell’arco di 1 anno, l’Applicativo vada a regime sull’intero territorio.
- Il tesseramento per noi rappresenta,non solo il senso ed il livello di appartenenza all’Associazione, esso rappresenta anche una importante fonte di finanziamento che ci consente di garantire i servizi.
Chiuderemo l’anno avvicinandoci a quota 20.000 soci, ma se pur in crescita, registrata nell’ultimo triennio non dobbiamo adagiarci, possiamo crescere ancora attraverso campagne di proselitismo, per far conoscere meglio l’Associazione:
Le cose che fa
Per chi le fa
Con la passione con la quale le fa
a partire dalla CGIL e dalle sue strutture e condividiamo pertanto la campagna di comunicazione che il Nazionale metterà in campo.
Se il tesseramento rappresenta una parte delle risorse, un’altra importante proviene dalle scelte del 5×1000 che, contrariamente al tesseramento, vede un crollo passando dai 32.000 del 2010 (punto più alto) ai circa 10.000 di quest’anno, una perdita di oltre 2/3 delle risorse e ciò nonostante non vi sia una riduzione delle scelte da parte dei cittadini che si rivolgono al CAAF.
Siamo chiamati quindi ad imprimere una svolta su come affrontare questo progressivo e non lento declino.
Anche su questo aspetto dovremo pensare ad una innovativa campagna di sensibilizzazione che sia convincente e che parli alle persone per far capire quanto sia importante la loro scelta e come le loro “Donazioni” vengono usare.
Le campagne di comunicazione con gli strumenti che conosciamo è evidente che non sono sufficienti ed efficaci e probabilmente neppure il linguaggio che abbiamo sin qui usato.
- Oltre che adoperare questi metodi di comunicazione noi dobbiamo poter parlare con i contribuenti per spiegare dove finiscono le risorse che derivano dalle loro scelte convenendo con i responsabili dei servizi fiscali, modi, luoghi e tempi per poter esercitare queste azioni.
- Come sarà necessario convenire con la CGIL e con lo Spi Regionale, un modo per poter avere con le loro strutture momenti di confronto affinché tutti conoscano e d abbiano la consapevolezza delle attività e dei servizi che la nostra Associazione fa quotidianamente.
- E’ essenziale, per noi, promuovere una concreta sinergia operativa con lo Spi Regionale consolidando un rapporto che c’è e va rafforzato.
Lo Spi e la CGIL sono gli attori ed i protagonisti della contrattazione sociale, noi siamo nelle condizioni di fornire loro preziose informazioni in quanto sul territorio abbiamo una grande conoscenza delle situazioni, conosciamo i bisogni, le fragilità, il livelllo di povertà e di solitudine delle persone che assistiamo.
La CGIL e lo Spi possono costruire le piattaforme sulla contrattazione sociale attingendo da noi le situazioni reali.
Il prossimo futuro deve vederci impegnati a ricercare risorse attraverso una progettazione di alto livello, quindi non improvvisati, progetti costruiti insieme a noi da professionisti, come è stato per il recente bando ministeriale che ha visto assegnare, al progetto da noi presentato, 85 punti su 93, ovvero tra i primi 10 su 90.
Dobbiamo perseguire con tenacia questa strada, una diversa metterebbe seriamente a rischio l’Associazione.
Non possiamo permettere che l’Auser veda messa in discussione la propria capacità di esercitare, sul territorio, la propria attività al servizio degli anziani, delle persone più fragili, degli ultimi.
Infine anche in Piemonte è tempo di costituire l’Osservatorio delle Pari Opportunità di genere, l’ufficio di Presidenza sta già lavorando per arrivare entro la prima metà del prossimo anno alla sua definizione, ciò in coerenza con le decisioni prese all’ultimo Congresso Nazionale.
Questi sono gli impegni minimi che l’Auser può realizzare nei prossimi mesi e chiediamo ai volontari e volontarie ed ai Dirigenti un impegno straordinario per raggiungerli.
Torino, 31 Ottobre 2019
VALUTAZIONE IMPATTO SOCIALE PONY DELLA SOLIDARIETA’